
La cultura del lavoro è sempre stata presente nella mia famiglia. Durante le vacanze estive, a partire dai 12 anni, lavoravo in carrozzeria per otto ore al giorno e guadagnavo 10.000 lire a settimana. Per dare un’idea, all’epoca un vinile 33 giri costava 6.000 lire. Dopo la scuola ho iniziato a lavorare come elettromeccanico, ma la mia esperienza nel mondo del vino è cominciata facendo l’aiuto barista nel bar-birreria della mia fidanzata di allora, un locale molto frequentato a Costabissara negli anni ’80/’90. Quando il rappresentante che riforniva il bar di vino e birra andò in pensione, mi suggerì di prendere il suo posto. Avevo 24 anni e colsi l’occasione: da lì è iniziata la mia carriera nella rappresentanza. Visitavo ogni giorno birrerie e ristoranti, senza strumenti digitali: solo carta, penna e mappa stradale. Ho anche maturato due anni di esperienza nel mondo del caffè, che mi ha sempre affascinato. A un certo punto, mi fu proposta una posizione in un’azienda alimentare internazionale di primo livello, un’opportunità che mi ha fatto crescere e mi ha aperto la mente grazie al suo respiro internazionale. Credo che sognare sia fondamentale: molte cose accadono proprio inseguendo i propri sogni.
Lavoravo di giorno per un’azienda alimentare italiana e nel pomeriggio mi dedicavo alla mia passione per il vino, ereditata da mio padre Rizzieri. Da bambino mi portava a pigiare l’uva con i piedi durante la vendemmia, un momento di festa con amici e parenti. Mio padre era un amante della natura e dell’agricoltura, coltivava viti e un grande orto in modo naturale, senza usare additivi chimici: un approccio molto avanti per quei tempi. Avendo vissuto la guerra, considerava il cibo sacro e nulla andava sprecato. A lui devo l’amore per il vino e per il Lanerossi Vicenza.
Sì, nei primi anni 2000 ho conosciuto Adalberto Tescari, che per me è stato ed è ancora un maestro. È un selezionatore di vini con oltre 30.000 assaggi alle spalle. Mi ha fatto scoprire tantissimi aspetti del settore enologico. Da fornitore è diventato un amico sincero e prezioso. Anche dopo trent’anni in questo mondo, continuo ad aggiornarmi attraverso fiere, degustazioni e corsi: non si finisce mai di imparare.
Ricevere pareri positivi dai clienti dopo averli aiutati nella scelta di un vino. Mi dà gioia sapere che sono riuscito a far vivere loro un’emozione attraverso un bicchiere, proponendo sempre un prodotto buono e sano. Unire la passione al lavoro è stata una fortuna, e cerco di trasmettere questa energia positiva anche ai miei clienti.
Stanco di lavorare per gli altri, decisi quindi di aprire il mio negozio, libero di scegliere i prodotti da vendere prediligendo gli artigiani del vino piuttosto che le grandi industrie ed i prodotti omologati. Ho amato il lavoro di rappresentanza, il rapporto con i clienti: l’attività in proprio è stata una naturale evoluzione. Ieri come oggi, ogni giorno cerco di vedere l’anima di una persona e del suo lavoro dietro ogni bottiglia. Gestisco l’attività con la mia famiglia, supporto fondamentale.